In un’epoca in cui la finanza sembra dominata da algoritmi, volatilità e decisioni automatizzate, è fondamentale riscoprire le origini e i fondamenti razionali che ne hanno forgiato lo sviluppo. Questo corso nasce da una convinzione: la finanza non è solo una questione di numeri, ma una forma di pensiero. È l’arte – e la scienza – di prendere decisioni nel tempo, in condizioni di incertezza.
Attraverso un percorso che intreccia storia, teoria e applicazioni pratiche, ripercorreremo le tappe che hanno portato alla nascita della finanza moderna, a partire dai giochi di probabilità del Seicento fino alle più sofisticate teorie del portafoglio. Analizzeremo il ruolo centrale del rischio, non come minaccia da evitare, ma come variabile da conoscere, misurare e gestire.
Studieremo l’approccio pionieristico di Harry Markowitz, la nascita della frontiera efficiente e l’equilibrio tra rendimento e volatilità. Esploreremo il contributo di William Sharpe e del CAPM, fino ad arrivare agli strumenti concreti per valutare e costruire un portafoglio: varianza, correlazione, indice di Sharpe, asset allocation. Senza dimenticare le sfide più attuali: la finanza comportamentale, l’impatto delle tecnologie digitali, l’incertezza sistemica che mette in discussione modelli apparentemente solidi.
Ogni lezione sarà un passo in avanti nella comprensione della finanza quantitativa, ma anche un invito a riflettere su come investiamo, cosa significa rischio per ciascuno di noi, e come le nostre scelte finanziarie riflettano, in fondo, chi siamo.
Questo non è solo un corso di finanza. È un percorso di consapevolezza.