Giornata Europea dei parchi

Giornata Europea dei parchi

Ogni anno, il 24 maggio, celebriamo la Giornata Europea dei Parchi, un’occasione unica per ricordare quanto siano preziose le nostre aree protette, veri e propri scrigni di biodiversità, paesaggi mozzafiato e memorie storiche intrecciate alla natura. Questo evento, istituito nel 1999 dalla Federazione EUROPARC, commemora la nascita del primo Parco Nazionale europeo, avvenuta in Svezia nel lontano 1909 con la creazione di nove aree protette pionieristiche. Da allora, la rete di parchi nazionali e regionali si è espansa a macchia d’olio in tutto il continente, offrendo rifugio a specie animali e vegetali rare e creando spazi di pace e bellezza per milioni di visitatori.

Partecipare alla Giornata Europea dei Parchi significa soprattutto ritrovare un legame autentico con la natura. È l’occasione giusta per rallentare, osservare, ascoltare i suoni del bosco, ammirare un volo improvviso di farfalle o l’eleganza timida di un capriolo. Significa anche capire, in modo più profondo, quanto sia fragile questo equilibrio e quanto dipenda dalla nostra responsabilità diretta. I parchi naturali, infatti, non sono solo un rifugio per le specie in pericolo, ma rappresentano anche un laboratorio vivente dove possiamo imparare a convivere in armonia con l’ambiente.

Le attività organizzate dai parchi durante questa giornata sono moltissime e pensate per tutte le età. Si va dalle escursioni guidate alla scoperta di sentieri nascosti, alle lezioni su come riconoscere gli alberi dalle foglie o i canti degli uccelli, fino a laboratori per bambini dove si costruiscono piccole casette-nido o si modellano con la creta gli animali che popolano le foreste. È un modo per avvicinare le famiglie e le scuole alla cultura del rispetto e della tutela ambientale, attraverso il gioco, la creatività e la meraviglia. Perché solo ciò che si conosce davvero, si impara ad amare e quindi a proteggere.

Pensiamo, per esempio, a quante specie in via di estinzione trovano un’ultima speranza proprio dentro le aree protette. In Italia, i parchi nazionali come il Gran Paradiso o i Sibillini sono l’habitat del camoscio appenninico, dell’orso marsicano, del lupo e dell’aquila reale. Senza questi territori salvaguardati, molte di queste creature sarebbero già solo un ricordo nei libri di zoologia. La stessa cosa accade in tutta Europa: dai bisonti che vivono nelle foreste della Polonia, ai grifoni che sorvolano le gole della Spagna, passando per le orchidee spontanee dei prati alpini che rappresentano un patrimonio botanico unico al mondo.

Eppure, non dobbiamo pensare ai parchi solo come luoghi “selvaggi” separati dalla nostra vita quotidiana. Al contrario, questi ecosistemi sono intimamente collegati al nostro benessere, anche in modi che spesso non immaginiamo. Ci offrono aria pulita, acqua filtrata dai boschi, difendono i suoli dall’erosione e mitigano gli effetti dei cambiamenti climatici. I servizi ecosistemici garantiti dai parchi sono incalcolabili: sono una vera assicurazione sul futuro, che vale ben di più di qualsiasi polizza stipulata dall’uomo.

Non a caso, l’obiettivo della Giornata Europea dei Parchi è proprio quello di far comprendere ai cittadini che queste aree non sono un lusso o un “extra”, ma un elemento fondamentale per la qualità della vita, la salute e l’economia. Numerosi studi dimostrano che la vicinanza a spazi verdi riduce lo stress, abbassa la pressione sanguigna e migliora l’umore. Anche il turismo sostenibile legato ai parchi rappresenta una voce sempre più importante nell’economia locale, portando lavoro e opportunità senza compromettere il capitale naturale.

Durante la Giornata Europea dei Parchi, la rete EUROPARC coordina centinaia di eventi in tutto il continente. È una grande festa diffusa, che permette di scoprire tesori nascosti proprio vicino a casa. In Italia, spesso i parchi propongono escursioni notturne per ascoltare i suoni del bosco e ammirare le stelle lontani dall’inquinamento luminoso, oppure incontri con guide naturalistiche che raccontano leggende e storie antiche legate ai monti e ai fiumi. In altri casi, si organizzano giornate di volontariato per pulire i sentieri o piantare nuovi alberi, oppure per monitorare le tracce degli animali e contribuire direttamente alla ricerca scientifica.

Le scuole giocano un ruolo centrale. Coinvolgere i bambini e i ragazzi è forse l’aspetto più importante di questa ricorrenza, perché sono loro che erediteranno questo pianeta e dovranno trovare nuove soluzioni per proteggerlo. I laboratori didattici insegnano a riconoscere le impronte dei mammiferi, a distinguere le specie di uccelli dal canto o a capire come funziona una catena alimentare. Alcune iniziative propongono di costruire piccoli stagni artificiali per aiutare anfibi e libellule, o di piantare siepi che diventino rifugio per ricci e insetti impollinatori.

Ma non c’è bisogno di partecipare a un evento ufficiale per vivere lo spirito della Giornata Europea dei Parchi. Basta fare una passeggiata in un’area protetta, anche piccola, lasciando a casa le distrazioni digitali per immergersi davvero nei suoni e nei profumi del bosco o del prato. Fermarsi a osservare un fiore, seguire il volo di una farfalla, ascoltare il fruscio delle foglie: sono esperienze semplici eppure profondissime, che ci riconnettono a una dimensione essenziale dell’esistenza.

In questo senso, la Giornata Europea dei Parchi è anche un invito a riflettere sul nostro ruolo. Troppo spesso consideriamo la natura come un semplice scenario da sfruttare, dimenticando che siamo parte di un ecosistema più grande. Ogni nostra scelta, dai consumi quotidiani al modo in cui ci spostiamo o progettiamo le città, ha un impatto che prima o poi ritorna su di noi. Proteggere i parchi significa proteggere noi stessi, perché dalla salute di questi ambienti dipende anche la nostra.

Oggi, purtroppo, la biodiversità è sotto attacco come non mai. Il riscaldamento globale, la cementificazione, l’inquinamento e la deforestazione stanno mettendo a rischio migliaia di specie. I parchi naturali sono baluardi contro questa deriva: custodiscono geni, adattamenti, relazioni ecologiche che potrebbero rivelarsi decisivi per affrontare le sfide future. Pensiamo a tutte le piante che un domani potrebbero fornire principi attivi utili alla medicina, o agli insetti che garantiscono l’impollinazione delle colture. Senza i parchi, perderemmo non solo bellezza ma anche risorse vitali.

C’è poi un aspetto spirituale e culturale. I parchi sono luoghi che nutrono l’immaginario: quante poesie, romanzi, quadri, musiche sono nate camminando in un bosco o contemplando un lago! Le nostre tradizioni popolari sono piene di miti e leggende ambientati tra le foreste e le montagne, dove la natura è presenza viva, a volte amica a volte misteriosa e inquietante. Recuperare questo rapporto, anche simbolico, è importante quanto piantare nuovi alberi, perché rafforza quel senso di connessione e rispetto che ci spinge a prenderci cura dell’ambiente.

Infine, la Giornata Europea dei Parchi è anche un momento di speranza. Ci ricorda che molto è ancora possibile fare. Ogni volta che si apre un nuovo sentiero, si bonifica un’area degradata o si reintroduce una specie scomparsa, è una piccola vittoria per tutti. La rete dei parchi è in costante crescita e sempre più persone comprendono l’urgenza di un cambio di rotta. Anche i finanziamenti europei e i progetti internazionali stanno puntando sempre più sulla tutela della natura come strategia per affrontare i cambiamenti climatici.

Per questo il messaggio più importante della Giornata Europea dei Parchi è che ciascuno di noi può fare la differenza, con gesti grandi o piccoli. Ridurre i rifiuti, scegliere prodotti locali e sostenibili, preferire spostamenti ecologici, sostenere con il volontariato o le donazioni i progetti di tutela: sono tutte azioni che sommate cambiano davvero le cose. E la prossima volta che ci troviamo in un parco, ricordiamoci che non siamo semplici spettatori. Siamo parte di questa meravigliosa storia evolutiva, responsabili e insieme beneficiari di un patrimonio che non ha prezzo.

 

Leggi anche ...

Image
google review  spazio google review
rss  spazio telegram canale1
Image
logo S&P w
logo econsulting w
logo magazine
bancheefinanza
logo inicorbaf art
logo blotix
Borbone Napoli
Image

logo econsulting w spazio magazine logo footer spazio bancheefinanza spazio logo blotix

spazio spazio google review mini spazio google review mini spazio telegram canale1 spazio rss

 

Image

spazio logo econsulting w spazio magazine logo footer spazio bancheefinanza

logo blotix spazio spazio Borbone Napoli
telegram canale1


spazio

rss spazio google review mini spazio google review mini