Sta per prendere avvio la prima edizione del Master in Orientamento narrativo e Prevenzione della dispersione scolastica, diretto dal Professor Federico Batini, con sede presso l'Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione: chi fosse interessato a partecipare è ancora in tempo, le iscrizioni sono infatti aperte fino al prossimo 16 febbraio!
Le storie siamo noi, nome del progetto dedicato all’orientamento narrativo, e curato tra gli altri proprio dal Professor Batini, è l'espressione che meglio rappresenta il valore pedagogico di tale approccio.
Abbiamo mai pensato ai «romanzi come didascalie della vita»? L’équipe di studiosi che sta dietro al progetto ha costruito, partendo dalla lettura, interi percorsi di apprendimento finalizzati a consolidare le cosiddette life skills.
Leggere dunque non solo per imparare, ma per vivere meglio!
“Cerco nei libri la lettera, anche solo la frase che è stata scritta per me, e che perciò sottolineo, ricopio, estraggo e porto via. Non mi basta che il libro sia avvincente, celebrato, né che sia un classico: se non sono anch'io un pezzo dell'idiota di Dostoevskij, la mia lettura è vana. Perché il libro, anche il sacro, appartiene a chi lo legge e non per il diritto ottenuto con l’acquisto. Perché ogni lettore pretende che in un rotolo di libro ci sia qualcosa scritto su di lui. “
Ho citato non a caso uno dei passi di Alzaia di Erri De Luca, che lei inserisce nelle sue riflessioni. Dunque finalmente state mettendo nero su bianco, su base scientifica, il valore formativo della Narrazione e della Letteratura... Magari per gli autori era un concetto lapalissiano, pensiamo anche al miscere utile molli di Orazio o al “diletto e utile consiglio” del Proemio del Decameron, ma con l'orientamento narrativo si fa un passo ulteriore...
Certo nessuno nega che l’utilizzo della narrazione e della lettura (come non pensare a Charles Montesquieu che dice: Non ho mai conosciuto un dolore che un’ora di lettura non sia riuscito a dissipare.) siano noti da tempo, tuttavia qui si tratta di un metodo di orientamento, ovvero di un particolare utilizzo della lettura e della narrazione per aiutare i soggetti a controllare attivamente la propria vita e le proprie scelte. Una finalità di empowerment. Il metodo è stato ideato nel 1997 e già nel 2000 aveva trovato le prime applicazioni e sperimentazioni. Da allora abbiamo lavorato sul campo con tutte le età e raccogliendo risultati importanti in termini di sviluppo di competenze, di soddisfazione dei partecipanti, di sviluppo della loro resilienza, della loro identità etc…