Dopo la sospensione di lunedì e il tonfo al – 48%,ritornano gli scambi del titolo Banca Carige, che scatta in apertura al 21%, con un rialzo teorico del 10,53%.
Dopo l’annuncio dei dati trimestrali e della manovra di rafforzamento patrimoniale da 400 milioni, il titolo dell’istituto ligure ha registrato rimbalzi significativi. Non ha potuto, però, entrare in contrattazione per il divieto di Consob, in linea con quanto previsto all’art. 23 del regolamento comunitario in materia di “Short Selling”.
“La complessiva operazione di ripatrimonializzazione consente al management della banca di sviluppare idonee strategie industriali, inclusa la valutazione di possibili aggregazioni”, hanno spiegato i vertici Carige.
Ricordiamo che la banca ha bruciato 2,2 milioni di euro in 5 annie il piano industriale cui sta lavorando l’AD di Carige Fabio Innocenzidovrà riuscire a convincere gli investitori a puntare ancora sul titolo, magari rafforzando il tutto con una possibile fusione. Fusione che non sarà facile, stante gli attuali Npl,adesso sopra il 25% degli attivi.
L’istituto “è in sicurezza”, ribadisce il Presidente Modiano, anche perché, se l’aumento dovesse andare deserto, il Fitdconvertirà il bond in azioni entro il limite del 49,9% dell’intero capitale.
AncheGiovanni Toti, il governatore della Regione Liguria, si dice fiducioso e afferma che “Carige ce la può fare e ce la farà”.
Intanto, si attende per domani un nuovo CdA che dovrà convocare l’assemblea dei soci, prevista il 21 dicembre prossimo.