Nel comunicato stampa pubblicato sul sito del Garante privacy (per la protezione dei dati personali) lo scorso 8 ottobre, si legge che sul sito stesso sono disponibili le istruzioni inerenti il Registro delle attività di trattamento, previsto dal Regolamento (UE) n. 679/2016, denominato GDPR.

L’attività di amministratore di una società non può essere gratuita, salvo rinuncia chiaramente espressa. Il diritto a percepire il compenso non può essere subordinato ad una richiesta dell’amministratore. Questo, in sostanza, quanto ribadito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 24139 del 3 ottobre 2018.

La recente ordinanza n. 15749/2018 della Corte di Cassazione chiarisce in modo inequivocabile il valore sostanziale dell’informazione al paziente. Prendendo spunto da un caso di ricorso di eredi di un paziente deceduto, ricorso peraltro respinto per carenza probatoria delle circostanze di fatto, la Suprema Corte esamina approfonditamente i casi in cui l’omessa informazione,

Così l’avvocato Enrico Sirotti Gaudenzi spiega le motivazioni che lo hanno spinto a scrivere il libro “Banche, good bank e bad bank” sempre edito da Primicieri di Padova.  Cogliamo l’occasione per chiedergli quali, tra i provvedimenti adottati dal Governo, ritiene più critici?

Con la fine dell’epoca del segreto bancario e l’introduzione della trasparenza, i nostri conti correnti sono, in qualsiasi momento, nella disponibilità dell’Agenzia delle Entrate che, per legge, può presumere un’evasione fiscale a fronte di bonifici non giustificati o versamenti in contante. L’onere di dimostrare il contrario spetta al contribuente. Si chiama presunzione legale di maggior reddito ed è estesa alla totalità dei contribuenti, inclusi lavoratori dipendenti, pensionati e persino disoccupati.

E’ a carico dell’Istituto Bancario la responsabilità di verificare la riconducibilità delle operazioni alla volontà  del cliente.  Questo in sintesi il senso della Ordinanza n. 9158 del 12/04/2018, emessa dalla Cassazione Civile, sez. VI, di cui riportiamo un passaggio cruciale:

L’ordinanza n. 10333/2018 della Corte di Cassazione rischia di essere una vera e propria mina pronta ad esplodere per il sistema assicurativo italiano. Le polizze vita, infatti, rappresentano uno dei prodotti di punta del business complessivo delle compagnie assicurative: oltre 100 miliardi di euro annui i premi pagati nel ramo vita, contro i “soli” 30 miliardi annui del ramo danni. Le polizze vita sono da ritenersi tali solo se garantiscono la restituzione del capitale impiegato, diversamente sono considerati contratti di investimento ordinari.

Con la fine dell’epoca del segreto bancario e l’introduzione della trasparenza, i nostri conti correnti sono, in qualsiasi momento, nella disponibilità dell’Agenzia delle Entrate che, per legge, può presumere un’evasione fiscale a fronte di bonifici non giustificati o versamenti in contante. L’onere di dimostrare il contrario spetta al contribuente.

Il generale Mario Mori, che le recenti cronache hanno portato alla ribalta a causa di una dubbia sentenza che lo ha condannato in merito alla cosiddetta “trattativa Mafia-Stato”, ha scritto un libro su una materia che per lui non ha segreti. Parliamo, infatti, di  “Servizi segreti – introduzione allo studio dell’intelligence”, edito da G-Risk, una società, come informa l’editore, “che fa della sicurezza e dell’intelligence privata la sua cifra professionale”, in collaborazione con la Lookout news.

Tutto pronto per abolire la legge Merlin? Qualche giudice illuminato dice sì, ora spetta alla Corte Costituzionale  Nell’ultima campagna elettorale abbiamo assistito a una serie di promesse che hanno accesso il bufalometro, nuovo sistema di misurazione attivato per chi la sparava più grossa. Una proposta (seria) proveniva da un paio di donne (a scanso di equivoci) candidate, in barba ai luoghi comuni e abbracciando i nuovi costumi.

Francesco Giavazzi, docente di economia alla Bocconi, e il giornalista di Repubblica Giorgio Barbieri, nel loro libro “I signori del tempo perso” edito da Longanesi, lanciano il loro j’accuse contro i primi responsabili del mancato sviluppo del Paese, cioè i burocrati.

L’innovazione, intesa come innovatività del prodotto o del servizio offerto, costituisce il connotato fondamentale, decisivo, che caratterizza una start-up rispetto ad ogni altra impresa. Premesso ciò ci si chiede: quanto il sostegno pubblico di uno Stato e di un’amministrazione attente alle dinamiche dell’innovazione è in grado di intervenire con l’intento di promuovere e sostenere la nascita e la crescita delle imprese innovative? E l’Italia, a riguardo, a che punto è?

Giustizialismo da un lato, garantismo dall’altro, termini sempre più abusati e strumentalizzati che certamente non aiutano a comprendere, anzi spesso confondono, la situazione della Giustizia in Italia.  Comunque la si pensi politicamente, è fuor di dubbio che il buon funzionamento del sistema giudiziario incide fortemente sullo sviluppo e la stabilità di un Paese.
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