Giunto al suo terzo romanzo, Gianluca Campagna, noto agli amanti e ai professionisti del genere anche per essere il creatore di Giallo Latino, una manifestazione che da 12 anni si svolge a Latina,

Daghestan, Cecenia, Inguscezia, Ossezia del nord, Kabardino-Balkaria, Karachevo-Circassia, Adygeya, Stavropol Kraj, Krasnodar Kraj, Armenia, Nagorno Karabakt, Azerbaigian, Georgia sono i paesi della regione del Caucaso, compresa tra il mar Nero e il mar Caspio.

Ci fermiamo per una breve sosta a  Shakhrisabz (la città verde) un po’ stanchi e accaldati, ma ciò che si presenta ai nostri occhi è uno spettacolo di tale maestosità da cancellare ogni traccia di stanchezza. I resti imponenti dell’antico palazzo Ak-saray, voluto da Amir Temur il Tamerlano, lasciano intuire le dimensioni ciclopiche della costruzione, che doveva avere un portale dell’altezza di 50 metri e le torri minareto dalla base diagonale.

Lasciamo Khiva, dopo un’ottima e abbondante prima colazione, per dirigerci all’aeroporto di Urgench e imbarcarci sul volo interno, di un’ora circa, per Bukhara. Qui il clima è decisamente più caldo, con una temperatura che sfiora i 40 gradi e senza il sollievo del piacevole venticello di cui avevamo goduto a Khiva.

“La fede è, tutto sommato, un salto nel buio.”  Quale sia stato questo salto per Suor Stella lo troviamo indicato nella sua autobiografia “Diversamente suora”, edita da Luoghi Interiori, con la prefazione di Osvaldo Bevilacqua.

Dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, tra gli stati che la componevano c’erano anche cinque repubbliche dell’Asia centrale che all’inizio degli anni Novanta hanno autoproclamato la propria indipendenza. Si tratta del Turkmenistan, Kazakistan, Tagikistan, Kirghisistan e Uzbekistan.

Siamo pronti, finalmente si parte! La meta è una delle più affascinanti per l’immaginario di un Viaggiatore: venticinque secoli di storia, un’architettura unica e raffinata, il deserto dell’Asia centrale.  Sulle tracce di Marco Polo, ripercorreremo un tratto importante della lunga via degli antichi mercanti di spezie e tessuti preziosi attraverso l’Uzbekistan: la favolosa Via della Seta.

Siamo arrivati al quarantesimo anniversario della legge n.180 del 13 maggio 1978, nota ai più come legge Basaglia, che aprì le porte dei manicomi italiani. Tocca ‘l mur è la manifestazione pesarese atta a commemorare la conquista attraverso mostre, rappresentazioni teatrali e installazioni. Protagonista la Biblioteca Oliveriana di Pesaro che, dall’11 maggio al 16 giugno, ospita la mostra Un manicomio di carte.

Durante la seconda guerra mondiale, “Židov”, cioè ebreo, era il marchio di riconoscimento di colore giallo imposto dagli ustascia, i fascisti croati guidati da Ante Pavelić, sul braccio degli ebrei, nei cui confronti, e dei serbi e degli zingari, la persecuzione non fu meno feroce di quella dei nazisti. Anzi, in taluni casi – escluso l’uso, dei forni crematori – furono peggiori. 

Come leggeremo le notizie questa estate? Sfogliando il cartaceo o scorrendo lo smartptone? Ma forse la vera misison è quella di convincere il pubblico a leggere. Il dilemma è sempre lo stesso. Stavolta più che mai accentuato. Sarà l’estate che fa capolino. Il giornale in spiaggia come lo leggeremo? Sfogliandolo o scorrendolo? È chiaro che parliamo dei quotidiani ai tempi del web e dei social. La carta è in crisi perché i (non) lettori sfogliano le news sullo smartphone, si urla dappertutto.

Si chiama ‘mytutela’, si può scaricare gratuitamente, archivia messaggi, testi, immagini e ha validazione forense. Protegge prima le vittime piuttosto che sbrogliare cause in tribunale. Tempi duri per i molestatori seriali. L’uso invasivo di pc, smartphone e iPhone ha creato problemi nelle relazioni e disintegrato i rapporti di coppia (quando non li ha creati).

Se vediamo alcuni titoli di Pietro Ichino, da “Il lavoro e il mercato” a “Il lavoro ritrovato”, da “A che cosa serve il sindacato” a “I nullafacenti” o, sempre nelle vesti del giuslavorista che conosciamo, all’ultimo suo titolo “Il lavoro ritrovato”, restiamo sorpresi della finezza letteraria che traspare in un suo nuovo libro appena uscito per i tipi di Giunti “La casa nella pineta” dall’indicativo sottotitolo “Storia di una famiglia borghese del Novecento”.

Lasciare, sapendo che sarà per sempre, la propria casa, magari quella avita, lasciare il proprio pezzo di terra, il paese dove si è sempre vissuto, gli amici, i parenti, lasciare le tombe dei propri defunti, non è facile. Lo è ancora meno se questo abbandono è frutto della paura, delle vessazioni, degli espropri imposti da un regime come quello titino che a dispetto dello slogan “Morte al fascismo, libertà ai popoli” che voleva caratterizzare il movimento da cui quel regime era nato, si è rivelato alla prova dei fatti non come liberatore, bensì, né più né meno, come una

Immaginate un uomo che, a parte un romanzo, per altro incompiuto, scritti sparsi, molte lettere e poco altro, non abbia scritto né mai pubblicato nulla, ma la cui personalità e influenza sia stata determinante nella formazione della cultura italiana del Novecento.  Ebbene, questi era Bobi Bazlen. A raccontare il suo itinerario umano e professionale è la giornalista Cristina Battocletti, vice responsabile della “Domenica” del “Sole 24 Ore”, in un libro interessante quanto appassionato e appassionante “Bobi Bazlen, l’anima di Trieste”, edito da La Nave di Teseo.

Author :Redazione Media Inaf Francesca Faedi e Aldo Bonomo, ricercatori dell'Inaf, hanno partecipato alla caratterizzazione di K2-229b, un esopianeta che assomiglia per dimensioni alla Terra, ma è molto più massiccio. Tanto da essere avvicinato, per la sua possibile composizione interna, al nostro Mercurio. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Nature Astronomy.

La società araba è apparentemente sessuofoba, con gli uomini pronti a giudicare negativamente anche le più innocenti libertà delle donne, quegli stessi uomini che poi, nel loro privato risultano essere ossessionati dal sesso, malati, se solo si pensa che risultano essere i maggiori consumatori di siti pornografici.

Author : Paolo Soletta C’era da aspettarselo: Tiangong-1 è caduta nelle vaste immensità di un oceano grande mezzo D’altra parte, il mondo, che diciamo sempre essere “piccolo” quando troviamo nostra zia al supermercato, evidentemente tanto piccolo non è per un oggetto lungo dieci metri che deve scegliere dove atterrare in cinquecento milioni di chilometri quadrati.

Il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro, di cui ricorre quest’anno il quarantennale, restano un mistero di questa Repubblica. Intorno a questo efferato delitto di Stato, che è costata la vita per altro anche a cinque uomini della scorta, si sono addensate negli anni tante piste. Opera dei servizi deviati, cioè di organi dello Stato che in disobbedienza agli obblighi istituzionali agivano in nome di forze esterne?

Author : Maura Sandri SU NATURE I SEGRETI DELLE SUE BANDE COLORATE  Le strisce colorate che circondano il gigante del Sistema solare sembra siano profonde ben 3000 km, e la massa complessiva della sua atmosfera è pari a ben tre masse terrestri. Sono solo alcuni dei risultati presentati in tre nuovi articoli pubblicati su Nature: il campo gravitazionale di Giove, la profondità dell’atmosfera del pianeta e quello che si cela nelle sue profondità.

Tra questi merita attenzione la Fondazione Domus de Luna Onlus di Cagliari, che, nata nel 2005 per assistere e curare bambini, ragazzi e mamme in situazione di grave difficoltà, cerca di fare da ponte tra un prima difficile e un dopo diverso. Questo non solo creando luoghi che accolgano, ma anche che diano possibilità a chi vive storie di estremo disagio di trovare riscatto imparando un mestiere. E lavorando.

Author : Marco Malaspina FOTOGRAFATO DAL TELESCOPIO SPAZIALE HUBBLE Fanno parte del cosiddetto ”atlante delle galassie peculiari”, si trovano a 350 milioni di anni luce da noi e si stanno fondendo l’una nell'altra. È una coppia di galassie del sistema Arp 256, e le forti interazioni gravitazionali stanno addensando il gas e la polvere dai quali si formano le stelle.

Author : Marco Malaspina VENTUN CENTIMETRI, VENT’ANNI PRIMA. Le prime pagine dei giornali di tutto il mondo hanno ripreso, la settimana scorsa, un articolo pubblicato su Nature sul segnale prodotto dalle prime stelle dell’universo, captato dalle antenne australiane di Edges. Un segnale previsto già nel 2000 in un lavoro guidato da Paolo Tozzi, astrofisico all’Inaf di Arcetri. Media Inaf lo ha intervistato

Author : Maura Sandri Un team internazionale di astronomi, usando i dati provenienti dai telescopi Keck e VLT, ha fatto una sorprendente scoperta sul luogo di origine di due gruppi di stelle che si trovano nell’alone della Via Lattea.  La nostra galassia, la Via Lattea, perturbata dall'interazione mareale con una galassia nana, come previsto dalle simulazioni N-body.

Author : Paolo Soletta Uno studio di ricercatori di Harvard e di UC Davis propone una teoria quasi rivoluzionaria sull'origine della Luna: protagonista della nuova ipotesi è la figura, anch’essa nuovissima, della ”synestia”  Simulazione artistica della la luna ancora incandescente che esce dalla "synestia" terrestre.

Author : Stefano Parisini Una nuova analisi dei dati ottenuti precedentemente da due missioni lunari ha riscontrato che l'acqua è ampiamente distribuita su tutta la superficie del nostro satellite, indipendentemente dal tipo di terreno, di stagione o di momento del giorno. Ma niente bagni al chiaro di Luna: si tratta prevalentemente di ossidrili OH legati ad altre molecole.

Non si sa bene come guardarle, le serie tv. Nel senso che, oltre lo sbraco spensierato e l'assunzione automatica, non abbiamo strumenti critici che ci guidino in una loro lettura non superficiale.

Sta per prendere avvio la prima edizione del Master in Orientamento narrativo e Prevenzione della dispersione scolastica, diretto dal Professor Federico Batini, con sede presso l'Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione: chi fosse interessato a partecipare è ancora in tempo, le iscrizioni sono infatti aperte fino al prossimo 16 febbraio!

Marco Bettini, già a Il Resto del Carlino e capo ufficio stampa del sindaco di Bologna Flavio Delbono è stato chiamato, in tempi più recenti, dal sindaco di Roma Ignazio Marino allo stesso incarico. Un’esperienza, durata per il breve mandato di Marino stesso, dal luglio del 2013 all’ottobre del 2015, che gli ha dato modo però di imbattersi quotidianamente nelle ormai endemiche disfunzioni e pericoloso prepotere, a livello di regime dittatoriale, della Pubblica Amministrazione.  

Intervista di Elisa Amadori Dal 2 al 4 febbraio il Museo del Novecento di Milano ha ospitato l’evento Il Quarto Stato oltre il visibile: i visitatori, grazie alla realtà aumentata, hanno avuto l’occasione di interagire con la nota opera di Pelizza da Volpedo. Come? Non abbiamo forse tutti sognato di tuffarci nei dipinti.

SERIE TV? SI, GRAZIE! Ci caschi più o meno come tutti. Non volendo. Te ne stai lì bello sereno, a crogiolarti con i tuoi Franzen, Nolan o Iñarritu, mediamente sicuro di avere sott'occhio il meglio che l'arte del raccontare possa offrirti, oggi come oggi.

Cous Cous Klan. L’ironia sul web si spreca. Da quando anche la formosa (e vogliosa) casalinga di Voghera può esprimere liberamente la propria opinione su ogni tema siamo tutti propensi alle chiacchiere da bar sui social, che nell’era prima Facebook (a.F. che ha ormai sostituito a.C., ma poi siamo sicuri che ci sarà mai ­­un’era d.F.?!) si limitavano al calcio e sotto elezioni anche alla politica.

Il nostro sogno folle da bambini? Cambiare il finale alle storie che ci raccontavano. Poco importa che fossero favole di Esopo o dei fratelli Grimm. Crescendo, poi, da adolescenti con gli ormoni e gli estrogeni da controllare (o da distribuire, a seconda dei casi…), chissà quante volte abbiamo immaginato di cambiare il finale a un romanzo, a un film e, perché no, a un’opera teatrale.

Sono soprattutto le donne a frequentare le biblioteche, e lo fanno particolarmente nel tempo libero. E c’è chi le sceglie anche per incontrare gli amici. Ma ecco i dati emersi da un’indagine ISTAT a riguardo.

Un libro di Roberto Giardina. Lo storico corrispondente de Il Giorno e di QN in viaggio dalla Costa Azzurra a Strasburgo (passando per il Belgio). A chi già conosce la Francia per esserci stato afferra la nostalgia di tornarci. A chi non c’è stato la voglia di andarci. Succede questo, leggendo il libro “Attraverso la Francia”, edito da Bompiani e scritto da Roberto Giardina, il vecchio corrispondente da Berlino, ma prima ancora da Parigi e altre capitali d’Europa, de Il Giorno e degli altri quotidiani riuniti sotto la sigla del Quotidiano Nazionale.
Termoli - Maggiolone al trabucco di Termoli
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